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Domande frequenti

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Un condizionatore è un dispositivo progettato principalmente per raffreddare l’aria in un ambiente, sottraendo calore e trasferendolo all’esterno. Funziona grazie a un ciclo frigorifero in cui un fluido refrigerante assorbe calore dall’interno e lo disperde fuori.

Una pompa di calore, invece, è un sistema più versatile: può sia raffreddare che riscaldare. In modalità di riscaldamento, inverte il ciclo, prelevando calore dall’esterno (anche a basse temperature) e rilasciandolo all’interno. Questa capacità rende la pompa di calore più efficiente per il riscaldamento rispetto a sistemi tradizionali, sfruttando l’energia ambientale.

In sintesi, la pompa di calore offre sia raffrescamento che riscaldamento, mentre il condizionatore solo raffreddamento.

La scelta di un condizionatore per un’abitazione privata dipende da diversi fattori, come la dimensione della casa, l’efficienza energetica e il budget. Ecco le principali tipologie da considerare:

  1. Condizionatore split (mono o multi-split): È il più comune per le abitazioni. Ha un’unità esterna e una o più unità interne. È adatto per raffreddare una o più stanze in modo efficiente e silenzioso. I multi-split servono più stanze, riducendo il numero di unità esterne.

  2. Condizionatore portatile: Facile da installare e spostare, è ideale per piccoli ambienti o per chi cerca una soluzione temporanea, anche se meno efficiente e rumoroso.

  3. Pompa di calore inverter: Se si cerca una soluzione per tutto l’anno, i modelli inverter, che funzionano anche come riscaldamento, sono più efficienti.

Per una scelta ottimale, bisogna valutare il numero di stanze, l’isolamento termico della casa e il fabbisogno energetico.

Le unità interne ed esterne di un condizionatore si riferiscono alle due componenti principali di un sistema di climatizzazione split o multi-split.

  • Unità interna: Questa parte si trova all’interno dell’abitazione ed è responsabile del raffreddamento (o riscaldamento, nel caso di pompe di calore) dell’aria nella stanza. Contiene lo scambiatore di calore (evaporatore), che assorbe il calore dall’ambiente, e il ventilatore, che distribuisce l’aria raffreddata (o riscaldata). Può essere montata a parete, a soffitto o incassata.

  • Unità esterna: Situata all’esterno dell’edificio, è l’elemento che espelle il calore sottratto all’interno. Contiene il compressore e il condensatore, che lavorano per comprimere e raffreddare il refrigerante. Questa unità dissipa il calore verso l’esterno.

Il collegamento tra le due unità avviene tramite tubi che trasportano il fluido refrigerante.

Installare un condizionatore richiede attenzione per ottimizzare la distribuzione dell’aria e l’efficienza energetica. Ecco alcuni consigli su dove è meglio posizionarlo:

Unità interna:
  1. Altezza: Deve essere installata in alto, vicino al soffitto, poiché l’aria fredda tende a scendere. Questo garantisce una distribuzione uniforme della temperatura.
  2. Evita ostacoli: Posiziona l’unità in modo che l’aria non venga bloccata da mobili o tende, per consentire una buona circolazione.
  3. Centro della stanza: Se possibile, installala in una posizione centrale per distribuire meglio l’aria in tutta la stanza.
  4. Ambienti strategici: Installa il condizionatore in stanze molto utilizzate (soggiorno, camera da letto). Per più stanze, un sistema multi-split è più adatto.
Unità esterna:
  1. Buona ventilazione: Deve essere posizionata in un’area ben ventilata, preferibilmente all’ombra, per evitare il surriscaldamento e migliorare l’efficienza.
  2. Facilità di accesso: Deve essere facilmente accessibile per la manutenzione.
  3. Lontano da zone di riposo: Evita di collocarla vicino a finestre o balconi frequentati per minimizzare il rumore.

Una corretta installazione, fatta da un tecnico qualificato, è essenziale per ottenere il massimo rendimento e comfort.

La manutenzione di un condizionatore è fondamentale per garantire l’efficienza, la durata e la qualità dell’aria. Ecco i principali interventi da eseguire regolarmente:

1. Pulizia dei filtri dell’aria (ogni 2-4 settimane)
  • I filtri dell’unità interna catturano polvere, polline e particelle. È importante pulirli regolarmente (con acqua o aspirapolvere) per migliorare l’efficienza del sistema e prevenire la diffusione di allergeni. Se i filtri sono troppo usurati, è meglio sostituirli.
2. Verifica e pulizia delle unità interne ed esterne (ogni 6-12 mesi)
  • Unità interna: Oltre ai filtri, occorre controllare che lo scambiatore di calore e le griglie siano puliti, per evitare la riduzione del flusso d’aria.
  • Unità esterna: Deve essere libera da foglie, polvere e detriti, per garantire una corretta dissipazione del calore. Una pulizia regolare evita il surriscaldamento del sistema.
3. Controllo del livello del refrigerante (annuale)
  • Il refrigerante è fondamentale per il corretto funzionamento del condizionatore. Se il livello è basso, il sistema perde efficienza. Un tecnico qualificato può verificarlo ed eventualmente ricaricarlo.
4. Verifica delle ventole e del compressore (annuale)
  • Le ventole devono essere controllate per eventuali segni di usura o rumori anomali. Il compressore dell’unità esterna deve funzionare correttamente per garantire il ciclo frigorifero.
5. Ispezione delle tubazioni (annuale)
  • Le tubazioni che collegano le unità interna ed esterna devono essere controllate per verificare che non ci siano perdite o danni all’isolamento.
6. Sanificazione dell’impianto (periodica)
  • La pulizia professionale delle condutture e delle parti interne è consigliata per prevenire la formazione di muffe o batteri, che possono compromettere la qualità dell’aria.

Una manutenzione regolare aiuta a mantenere bassi i consumi energetici e a prevenire guasti costosi.

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